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Si chiamava Felice, nome di battaglia Monello. Un ragazzo come tanti che nella primavera del '44 scelse di impugnare il fucile per difendere la propria casa, il proprio paese, la sua amata Novi. Dopo "I ragazzi della Pieve" e "Novi-Vigata", nella sua terza fatica letteraria, Salvatore Sacco si dedica al tema della resistenza, raccontando le vicende di Felice Coscia. Partigiano nel gruppo del "Novi" e tra i pochi superstiti all'eccidio della Benedicta. A metà tra biografia e romanzo, con "Monello" Sacco prende il lettore per mano e lo accompagna con discrezione nei pensieri di un personaggio sfaccettato.